venerdì 7 giugno 2013

il ddl del liberale Galan, le nozze di Bruno e Vincent, la Battaglia di Imma e i consigli di Max e Giuseppe: "Così teniamo sempre vivo il nostro Amore"

analisi di LELE JANDON

IL VALORE DELLA FAMIGLIA. Il primo ministro britannico
ha appena fatto approvare dalla Camera dei Lord
il suo ddl che introduce il matrimonio gay.
Ha dichiarato Cameron (qui sopra con l'amatissima moglie):
"I don't support gay marriage despite being a Conservative.
I support gay marriage because I'm a Conservative." 
In un momento di depressione economica come quello che sta vivendo il nostro Paese, ci sono anche ottime ragioni economiche per essere a favore dell'introduzione del matrimonio gay: fa bene all'economia, perché non solo stimola i consumi (dai fiorai ai fotografi ai ristoranti), ma anche crea nuove libere professioni come i wedding planners, cioé gli organizzatori di matrimoni.
I GRANDI LEADER SANNO INDICARE la DIREZIONE.
Il Premier britannico David Cameron, conservatore liberale,
con la moglie Samantha. 
E mentre il grande Leader del Partito Conservatore britannico nonché Premier David Cameron ha ottenuto un successo alla Camera dei Lord per il ddl che trasforma i civil partnership in veri e propri matrimoni à la francaise, il neo presidente della Commissione Cultura Giancarlo Galan, 56 anni, del Partito delle Libertà è Veneto ed in quanto tale è un lavoratore: creato il Governo Letta, il Senatore padovano s'é messo al lavoro ed ha elaborato un ddl sulle unioni civili gay. Non stupisce che quest'iniziativa provenga dall'ex Governatore (laureato in giurisprudenza): un liberale che proviene dal PLI, da sempre dichiaratamente pro matrimonio ed adozioni gay. Mi auguro che un domani sia lui, 56 enne, il successore alla leadership del Popolo della Libertà.
BUONI GENITORI. Giancarlo Galan e Sandro Bondi
sono favorevoli
alla richiesta di adozione da parte delle coppie gay.
Né sorprende l'immediato sostegno di un altro liberale, Sandro Bondi, 54 anni, laurea in filosofia, che fu il primo (prima dell'ex ministro Renato Brunetta, 63 anni, anch'egli Veneto come il collega Galan) a presentare un disegno di legge, ricordate?, e che ha fatto da correlatore al "Gay and Lesbian Partnership" di Galan alla conferenza stampa. Ha detto anche Bondi di essere a favore delle adozioni: “Come dimostra la decisione del presidente degli Stati Uniti, di fede cristiana, non e’ uno scandalo, anche per un credente come me, ritenere coraggioso e giusto quel traguardo finale anche per l’Italia”. Una curiosità: entrambi questi signori sono stati Ministri per i Beni e le attività culturali. E se passasse questa legge sarebbe davvero un bene ed una rivoluzione culturale per il nostro Paese.
MANCA SOLO L'ITALIA. Negli ultimi mesi abbiamo assistito
alla Revoluciòn sudamericana: dall'Argentina all'Uruguay
al Messico hanno legalizzato il matrimonio gay.
Aumentano la speranza di una legge che può fondare un centrodestra liberale i Sì da parte di Laura Ravetto (41 anni, anche lei laureata in giurisprudenza come Galan e Berlusconi e uno dei rari esempi di amore trasversale: è fidanzata con un collega del pd, neodeputato conosciuto durante questa legislatura), e di altre tre donne del PDL, tutt'e e tre del nostro bel Sud: la palermitana Gabriella Giammanco (che il 13 giugno compie 36 anni) e le due ex ministre Stefania Prestigiacomo (46 anni, di Siracusa) e Mara Carfagna (37 anni, di Salerno, sotto il cui ministero fu fatto il primo ed unico spot antiomofobia in Tv e diventata neodirettore di "Think News"). Ottimo segno anche che due fra le persone più vicine a Berlusconi, Daniela Santanché (51 anni, anche lei di Cuneo, come Ravetto) e Fabrizio Cicchitto, siano diplomatici: lei si dichiara “contenta che si sia aperto il dibattito” all'interno del partito, e lui si dice "pronto a dialogare col PD" sul tema. Insomma, dopo la storica apertura del Cavaliere, ecco il fronte gay friendly del PDL: ed è notevole che due autorevoli fedelissimi di Silvio Berlusconi siano a favore della famiglia gay. 
Del resto, l'avvocatessa Anna Maria Bernardini De Pace sono quattr'anni che argomenta della bontà del matrimonio gay (da quando cioé, nel 2009, ha pubblicato per Bompiani il saggio “Diritti Diversi. La legge negata ai gay”) e lo scrive in ogni buona occasione ai suoi lettori del “Giornale”, contro la linea politica del quotidiano: anche lei controcorrente come Galan, Brunetta, Bondi, Ravetto, Giammanco, Carfagna, Prestigiacomo. Galan in una trasmissione radio in diretta ha anche ricordato al suo collega Giovanardi che in Russia ci sono 185mila bimbi orfani in attesa di una carezza ed ha consigliato di rileggersi l'articolo 3 della Costituzione. Il parlamentare pdl dimostra così realismo politico, laicità, competenza, spirito d'iniziativa.Il governo di larghe intese è non solo una straordinaria opportunità di pacificazione nazionale, in cui s'imparano a conoscere e rispettare fra loro i due principali partiti (si spera sia la premessa di un maturo sistema bipolare, cioé con due soli grandi partiti), ma anche la grande occasione dei gay (di bipartisanship in stile americano) per ottenere il riconoscimento delle unioni gay. In un parlamento ove seggono specchietti per le allodole gay, opportunisti, nullafacenti e suore laiche, che tentano di avallare l'andazzo delle disimpegnate convivenze etero, ecco FINALMENTE una proposta moderata che ci offre dignità: eguali Diritti e Doveri. Se il PDL, dopo la storica campagna televisiva contro l'omofobia e lo storico decreto antistalking di Maroni e la storica legge antifumo del ministro Sirchia, vuole essere di nuovo all'avanguardia, deve mostrarsi ancora una volta UNITO, isolare i pasdaran alla Giovanardi e Roccella, e seguire gl'illuminati del Partito. In questa maniera, avrà anche molte più chances di vincere le prossime elezioni politiche e portare avanti altre riforme. Perciò, sarebbe molto bello sostenere con forza questo ddl Galan, che piaccia o no la sua parte politica. Perché è tutto fuorché una proposta di parte, e la società civile italiana ormai è pronta ad accoglierla senza family days. Ed un bel giorno arriverà anche il matrimonio. Quest'unione nelle intenzioni di Galan dovrà essere siglata davanti a un ufficiale di stato civile, che non potrà rifiutarsi se non vorrà incorrere nell’omissione di atti d’ufficio: proprio come in Francia.

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Intanto, proprio in Francia, a Montpellier (258mila abitanti, sita nel Sud della Francia), Bruno e Vincent, militanti per i diritti di 30 e 40 anni, uniti da 7 anni anche dalla comune passione per la Politica, si sono sposati (l'uno in cravatta, l'altro in papillon) in municipio. 230 giornalisti, 500 invitati. 
BRUNO e VINCENT sposi a Montpellier, maggio 2013. 
Si sono conosciuti sette anni fa su Internet, in un forum di discussione: proprio come Glauco e Stefan, la cui storia d'amore ho raccontato sulla mia Bacheca Facebook. Quindi, hanno deciso di vedersi di persona e si sono innamorati. “Vi dichiaro uniti in nome della Legge”, ha detto la mairie, il sindaco di Montpellier.


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E...GIUSEPPE e MAX, anche loro sposi: a Roma, maggio 2013.
E, poiché nessuna legge ci vieta di far festa, i nostri connazionali Max e Giuseppe han deciso di non aspettare lo Stato ed han voluto, nel frattempo, celebrare un matrimonio simbolico a Roma, vestìti in identico elegante completo grigio scuro, grazie a “Same Love”  (http://www.samelove.it/), la prima agenzia di “wedding planning” per coppie gay, e grazie ad Imma BattagliaErano presenti, in prima fila, entrambe le famiglie dei due uomini, che gestiscono insieme un bed and breakfast nel cuore di Roma. L'addetta alla comunicazioni di "Same Love", Egizia Mondini, ha raccontato così al "New York Times", che ha dedicato un servizio in prima pagina alla notizia, lo scandalo dell'anomia in cui si trova il genitore non biologico delle coppie gay: "Nei confronti di mia figlia, la mia compagna ha gli stessi diritti di una babysitter". Il quotidiano di Nuova York ha anche ricordato il dato del sondaggio demoscopico Istat secondo cui il 63% degl'italiani è a favore delle unioni civili e il 44% del matrimonio gay, come Sandro Bondi e Giancarlo Galan. E in un periodo in cui finalmente nascono anche love story bipartisan, è arrivato anche il momento di un ddl bipartisan, come quello del Senatore Galan. 


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La Battaglia di Imma: "...e nel 2014 mi sposerò io!"

intervista di LELE JANDON

Del significato politico di questi due eventi, il "piccolo matrimonio" nel disegno di legge di Galan e il matrimonio simbolico di Massimiliano e Giuseppe, ho parlato al telefono con Imma Battaglia, la quale si dice ottimista. Manager, intraprendente fondatrice del prestigioso Circolo Culturale Dì Gay Project a Roma, nessuno più di lei si è sempre dichiarata aperta al dialogo con tutte le forze politiche. Un nome che è tutto un programma, l'energica militante nel 2000 ha orgogliosamente sfidato Amato, Rutelli e Wojtyla per fare il gay pride fra i pellegrini del giubileo.

"Intanto, congratulazioni pei tanti voti che hai ottenuto alle ultime elezioni a Roma."

"Grazie, e a te complimenti per il Blog, l'ho letto, è molto ben fatto."

"Grazie! Senti, con te che sei laureata in matematica, facciamo due conti: ci sono i numeri per una maggioranza parlamentare disposta a votare Sì a questo disegno di legge del senatore Galan?" 
IMPEGNO CIVILE. Imma Battaglia,
fondatrice di Dì Gay project. 

"Dopo le ultime politiche, in Parlamento ci sono più donne e più giovani; non c'è più il centro bigotto, che è stato punito dagli elettori, e non é stata rieletta nemmeno Paola Binetti. Perciò sì, io credo che ci siano tutte le condizioni perché questo ddl passi".

"Sempre a proposito di numeri, una professoressa americana di Statistica ha dimostrato statisticamente che la stragrande maggioranza delle coppie il cui amore dura a lungo (quelle che poi appunto si sposano, come Max e Giuseppe) hanno tutte in comune il canale tramite il quale si sono conosciute: la rete di amici. Infatti, è altamente probabile che un tuo amico sia tale per te perché avete in comune valori e passioni, e quindi ti presenterà probabilmente un suo amico che avrà a sua volta in comune con voi un idem sentire e simili interessi. Tu hai conosciuto tante coppie gay: ti risulta, questo dato sociologico?"

"Certamente, confermo, è proprio così anche per tantissime coppie di fidanzati gay. Gli stessi Max e Giuseppe si sono conosciuti su Facebook, ove entrambi avevano commentato il post di un loro comune amico: quindi han stretto amicizia, all'inizio virtuale, su questo social network, poi si sono incontrati ed innamorati."

"Tu sei amica di Max e Giuseppe. Che cos'hai provato a questa cerimonia familiare, simbolica e politica, che tu hai presenziato?"

"Orgoglio. Sono orgogliosa di avere fatto da madrina a questo matrimonio di Giuseppe e Max, è il mio quinto matrimonio."

"Quinto? In Italia o all'estero?"

"In Italia. Solo che questo, a differenza dei precedenti che si erano invece svolti in forma privata, nel nostro Circolo o in ville private, ha avuto una risonanza mondiale."

"Dicevi che sei orgogliosa di aver contribuito ad organizzare questo evento."

"Sì, così come sono orgogliosa delle altre iniziative che porta avanti il mio Dì Gay Project. Come l'assistenza legale gratuita, da parte di cinque diversi avvocati, gay ed etero, alle persone gay che si rivolgono a noi per vari bisogni. Ciascuno dei nostri volontari ha un suo studio legale e tutti fanno volontariato sia civile che penale: per assistere le coppie che vivono more uxorio e che vogliono fare testamento oppure i ragazzi gay vittime di abusi sessuali o di violenze per strada. O come il nostro progetto "Apertamente" che mi porta nelle scuole superiori a parlare, per tre mesi ciascuna, con le moderne tecniche della psicologia dinamica e con l'ausilio di uno psicologo ed una psicologa, del pregiudizio e del disagio."

"A proposito di orgoglio, domenica 30 giugno presenterò al mio Cineforum gay al Guado a Milano (e colgo l'occasione per ricordare che anche il tuo bel circolo, il Dì Gay project, organizza un Cineforum gay domenicale: a Roma) il film "Stonewall", sulla rivolta che diede origine al tradizionale gay pride, cioé alla marcia dell'orgoglio omosessuale, appunto: e tu sei stata, nel 1994, l'organizzatrice della prima pride parade italiana. Qual è il significato storico delle rivolte di quelle due notti?"

"C'è sempre un nuovo "Stonewall", una "nuova frontiera". La rivolta, la ribellione contro le ingiustizie sono passaggi fondamentali per acquisire i diritti."

"Ci sono in programma altre nozze in grande stile?"

"Sai che ti dico? Lo voglio annunciare a te in esclusiva per il tuo Blog: che l'anno prossimo sarò io a sposarmi!"


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I consigli di Max e Giuseppe: "Fate sempre progetti insieme e parlatevi sempre"

ORGOGLIO. La sorella di Giuseppe
accompagna il fratello alla festa più importante della sua vita.
Intanto, sulla rivista “Cosmopolitan” i novelli sposi ci svelano i segreti per una coppia unita:


1) Fate sempre nuovi progetti comuni.
2) “Parlatevi sempre”, anche se sorgeranno discussioni: no ai "non detti".
3) “Usare il Noi anziché l'io”.
4) “Mettere l’altro al primo posto, dategli tutta l’importanza del mondo, perché il nostro compagno è la fonte della nostra felicità, il nostro tesoro.”
Grazie, Ragazzi: felicitazioni e di questi preziosi consigli faremo davvero TESORO!





© LELE JANDON 

https://www.facebook.com/lele.jandon

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